venerdì 25 settembre 2015

Francia 2015 - Giorno VI

Giorno VI

Lo sapevate che a Versailles è vietato trascinare i bambini perché i loro talloni tracciano dei solchi asimmetrici che rovinano il disegno dei vialetti? No, non lo sapevo neanch’io. Per fortuna abbiamo preso il trenino per attraversare i chilometri di parco che ci aspettavano… Ma rimettiamo in ordine la sequenza temporale.

Secondo giorno di inibizione a Eurodisney. Ci siamo svegliati molto presto, per preparare il pranzo al sacco e poi correre a prendere il nostro posto in coda in tangenziale, direzione Versailles.
Arrivati alla Reggia, abbiamo visitato anzitutto la Galleria storica, dove si ripercorreva cronologicamente la storia francese, da Luigi XIII ad oggi.
 
Per dare a Sara e Davide qualche informazione sui soggetti dei quadri che stavamo osservando, ho cercato di riesumare disperatamente qualche nozione di storia della Francia del milleseicento/settecentoqualchecosa:

Eh, la gente si batteva, bla bla bla, cavalli, carri stridenti, scoppi qua e là, combattevano lungo la Senna… ma il re tentennava…

- E poi? Cosa accadde? Cosa accadde?

- Dunque, alla Bastiglia la folla si scaglia, era tipo, la vigilia di una nuova battaglia, no? E il bastione si arrende, perché c’è la Rivoluzione, ma il re ancora tentenna…

- E poi? Cosa accadde? Cosa accadde?

- Spade lucenti e cavalli al galoppo, ma niente, il re continuava a tentennare...

- Ok, ma poi???

- Simone si è ritirata a vita privata con il Tulipano Nero, Danton e i figli di Maria Antonietta!! E adesso andiamo a magiare…


Prima di prendere il summenzionato trenino, ci siamo seduti a mangiare sugli scalini (N.d.A.: E chissà se siamo comparsi nel classico servizio di Studiò Ouvert “guardate che cafoni sti turisti".)

Ilaria voleva avvicinare alcuni passerotti, lanciando loro delle briciole, ma questi erano un po’ spaventati dall’andirivieni di un corvo. Davide voleva invece avvicinare il corvo, tirandgli delle briciole, ma il corvo puntava i passeri. La soluzione più logica sarebbe stata tirare le briciole ai passerotti, acchiapparli e tirarli al corvo, ma come al solito non sono stata presa sul serio.

Il trenino ci ha portato dal palazzo principale, lungo i giardini immensi, fino al le residenze estive, il Grand Trianon e il Piccolo Trianon.
 
- Cosa se ne facevano del Grand Trianon?

- Uhm, era il "dolce ritrovo" del re sole…

- La pasticceria reale?

- Una specie...

- E il Piccolo Trianon?

- Anche questo era un luogo per allontanarsi dal frenetico palazzo reale, usato soprattutto da Maria Antonietta, che veniva qui a rilassarsi con i suoi figli…

- Ma non era un po’ isolata? E se venivano i ladri?

- Beh, con scatto felino e agile mossa, sarebbe intervenuta il capo della Guardia Reale…


Per la prossima vacanza devo assolutamente prepararmi meglio.


Ci siamo rilassati un paio d’ore, passeggiando nella zona fattorie della Regina. 
È un parco veramente splendido e immenso, pieno di fiori, e Ilaria ha deciso che voleva fotografarli (tutti, uno ad uno). 

Anche Francesco si è dato al reportage per immagini, fotografando funghi, alberi dai tronchi contorti (N.d.A.: Lui ci vedeva una faccia, io un gattino. Non approfondirei oltre...), funghi, carpe enormi, funghi ai piedi di alberi contorti, panoramica di prato con molti funghi, Ilaria che si staglia su uno sfondo di carpe, altri funghi e una grossa fontana.

Tornati al capolinea, abbiamo fatto ancora qualche tipica foto da turista negli specchi convessi posizionati strategicamente sul retro (che poi era il davanti). 



Durante tutto il giorno un sole caldo e un gregge di nuvoloni grigi si sono costantemente alternati in cielo. Questo è il clima tipico della zona, nelle prime settimane di settembre, perfettamente espresso da questa statua, detta “Mi è sembrato di sentire una goccia”.

Non riesco a girarla... Boh?
Meno male che ho un lavoro, dovessi vivere di questo...

A concludere la giornata, la mia immancabile litigata virtuale con la macchinetta per il pagamento del parcheggio. 
Questa volta avevo le banconote, le monete e pure il bancomat abilitato maestro. 
Ma si era smagnetizzato il ticket del parcheggio. 

Sono andata alla cassa "umana" e ho spiegato all'addetto che "le ticket sé smagnetisè" e lui m'à domandè se avevo provato a togliere e rimettere il ticket nella cassa... "Ah, mon dieu, bien sur j'ai pruvè..." Quindi il m'à fait an nuvò ticket mais je duvrè fair plù de atansion la prochaine fois... 
Ma atansion de qois?? che le ticket mica l'ho smagnetisà moi!!

aH, pARbLEU!!!



… To Be Continued … 

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