venerdì 20 febbraio 2015

C’era una volta un teologo dell’Islam

C’era una volta un teologo dell’Islam. Si chiamava Bandar al-Khalibari. 

"Di queste persone si deve ammirare l’incredibile coerenza”.


Teologo dell’Islam dichiara che la gatta che va al lardo si nutre di cibi impuri.

Teologo dell’Islam dichiara che tutti i nodi vengono al pettine ma non importa, copritevi comunque quei capelli tentatori.

Teologo dell’Islam dichiara che il riso fa buon sangue, il sangue è impuro, e "siamo a Sud di Vercelli”.

Teologo dell’Islam dichiara che al cuor non si comanda, alla donna sì, perché è un bel fiorellino delicato affidatoci da Dio, finché è pura, dopo sono tutti cacchi suoi.

Teologo dell’Islam dichiara che l’area del quadrato costruito sull’ipotenusa sarà anche uguale alla somma delle aree costruite sui cateti, ma il volume del cubo è sempre quello della Mecca.

Teologo dell’Islam dichiara che tra il dire e il fare c’è di mezzo il MarMediterraneo e saranno presto qui.

Teologo dell’Islam dichiara che un corpo immerso in un fluido riceve una spinta dall’alto verso il basso pari al peso del fluido spostato, ma è bene non mischiare corpi maschili e femminili nello stesso fluido, pena la morte per lei.

Teologo dell’Islam dichiara che i legami covalenti tra atomi che mettono in comune i loro elettroni sono peccato agli occhi del misericordioso, che vuole unioni solo tra atomi e atome. Un atomo potrà sposare più atome; in caso di necessità di testimonianza, prendi due atomi; se non sono disponibili, prendi un atomo e due atome, che valgono come un atomo.

Potrei andare avanti all’infinito, e da nessuna parte è scritto che non lo farò, in futuro. Ma per ora si va a dormire.

Nessun commento:

Posta un commento