martedì 24 febbraio 2015

Dio non vuole andare a dormire



Come tutti i bambini svegli, curiosi, infaticabili e rimpinzati di cioccolato dai nonni, anche Dio la sera non voleva mai andare a dormire. 
Dopo cena, gironzolava saltellando di stanza in stanza, ed essendoci solo due stanze in tutta la casa, poteva sembrare molto più isterico di quanto in realtà non fosse.

- Giochiamo a nascondino?
- L’ultima volta ti sei nascosto nell’ascensore e hai dormito lì tutta la notte...
- Giochiamo a Monopoli?”
- L’ultima volta hai acceso un mutuo on-line digitando a casaccio i tasti sulla wii...
- Giochiamo a Risiko?
- L’ultima volta ti sei infilato i carri armati nel naso e siamo stati tutta la notte al pronto soccorso…
- Vado a giocare con papà.

Bisogna riconoscere che il papà di Dio era molto più propenso al gioco serale, ma anche lui perdeva un po’ il senso della realtà, e dopo quaranta minuti di intensa attività ludica si potevano trovare pezzi di lego sparsi anche in cima all’armadio della camera da letto (dei vicini di casa).

- Diooo, metti a posto i giochi che è ora di andare a letto!!!
- Uffa mamma, ho quasi finito di montare i lego della serie Universo!
- Eh, poi domani quando ti vengo a svegliare fai le rugne (*capricci).. A nanna!!
- Ma i denti non me li lavo!
- Così quando cascano e passa il topolino a prenderli, li trova sporchi e non ti lascia neanche un soldino!
- Ma.. davvero esiste il topolino?
- Ma certo Dio, se esisti tu, perché non dovrebbe esistere lui?

Dio si lavò i denti, si mise il pigiama dei Power Ranger e si accucciò sotto le coperte. Il papà gli lesse un po’ di Spider Man e Dio si addormentò, sognando topi ed eroi mascherati. Che poi, quello che a volte vorremmo è proprio questo, qualcuno che venga a salvarci, a portarci una monetina, o il quaderno dimenticato a casa, o solamente ad aiutarci a rimettere i lego negli scatoloni. 
"Finchè sei piccolo ci pensano mamma e papà..” sognava Dio “ma dopo? … forse toccherà a me aiutare qualcun’altro a mettere a posto? Ah.. io non sgriderò mai i miei figli, io, disegnerò con loro tutte le sere… gli insegnerò a fare i cerchi col compasso, che questa cosa di tornare sempre al punto di partenza è una figata... ma si dovrebbe fare come a Monopoli, che ti danno 20 soldi ad ogni giro, e ad ogni giro di compasso si diventa più potenti, per finire come i Power Ranger…zzzzz”.

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