domenica 18 ottobre 2015

The Daffodil Lament (Adolescenza di Dio)

Sera. Una cucina (abitabile). La mamma, il papà, Dio, il nonno, seduti al tavolo. La televisione trasmette il telegiornale.

Un uomo è stato fermato sulla cima di una collina, questa mattina all’alba, mentre tentava di sgozzare il suo stesso figlio. Portato via dalle Forze dell’Ordine, l’uomo è apparso in evidente stato confusionale, probabilmente alterato da alcol e droghe. “Sono state le voci nella mia testa a dirmi di farlo” le prime parole dette agli agenti che lo portavano via “ma non volevo più sgozzarlo, alla fine le voci mi hanno detto che sarebbe bastato un piccolo lembo di pelle”. 
Non è questa la prima volta che la famiglia del sig. Abramo balza agli onori della cronaca per episodi di violenza. La moglie, Sara, era stata accusata anni prima di aggressione da parte del personale domestico...

"Ma cose dell’altro mondo!" esclamò il padre di Dio, mentre ascoltava il telegiornale “non c’è più re… regi… oddio, mi sfugge la parola, com’è che si dice quando…”

“Quando tuo marito passa la serata a sproloquiare davanti al telegiornale?” intervenne la mamma “si dice che sembri una pentola di fagioli, ecco come si dice, adesso tutti zitti e mangiate.”

E con ciò, la cena venne servita. 

Smazzata in due minuti netti la porzione da 450 gr di lasagna, Dio prese il pane e lo spezzò per fare la scarpetta e come al solito suo padre si incazzò come una iena “ma non puoi tagliarne una fetta con il coltello come fanno tutti?”. 

"E lasciami un po' di mollica, che ho i denti dal meccanico" disse il nonno.

Allora Dio prese il vino e “cosa fai?" chiese la mamma "metti giù il vino del nonno, TU bevi l’acqua, signorino-ho-preso-4-in-geografia-perchè-non-ricordo-mai-dove-si-trova-l’Australia!”. 
“A maaaa! Ancora! T’ho detto che rimedio con lo scritto della prossima settimana! Cheppalle oh…” sbottò Dio e si alzò, andando a chiudersi in camera sua.

“Tuo figlio diventa ogni giorno più indisponente” commentò la mamma.

“Mio figlio, mio figlio, è sempre mio figlio quando c’è qualcosa che non va, ma a guardarlo bene, mi ricorda tanto ma tanto tuo padre!” borbottò il papà, tornando a guardare la televisione.

La mamma, il papà e il nonno finirono di cenare, in silenzio, guardando le previsioni del tempo. 

Una volta finito di sparecchiare, mentre il marito caricava la lavastoviglie, la mamma si piazzò sul divano, in attesa della puntata speciale di un'ora del giovedì di Paint Your Life.
Mentre scorrevano le immagini di Noemi, l'artista del recupero pallet, intenta a spiegare come rendere idrorepellente il tetto di una mega-cuccia per cani, con uno strato di catrame, la mamma pensava al suo piccolo Dio. Perché Dio sarebbe stato sempre un bambino, ai suoi occhi di mamma “a proposito, mi sembra che la congiuntivite di Dio stia peggiorando, non trovi, caro?”.

Ma il “caro" stava già russando abbondantemente sprofondato nel suo lato del divano, la pastiglia della lavastoviglie ancora stretta nel pugno serrato.

“Ma che cazz...” sospirò la donna.

Il nonno intanto era andato a sedersi in balcone. 

A volte Dio lo raggiungeva, soprattutto se "quegli altri due", come li chiamavano sempre nonno e nipote, lasciavano la casa libera per una sera, per uscire da soli e "ricostruire il loro rapporto di coppia". Dio lasciava al nonno gli ultimi tiri di canna (una volta la dividevano tutta, ma da quando il nonno aveva vomitato sul gatto dei vicini, Dio aveva insistito per un po' di moderazione da parte sua) e i due si facevano una partitina a scopa o a tre sette.

Ma quella sera "quegli altri due" non erano usciti (e infatti il loro "rapporto di coppia" si stava squagliando più intensamente della pastiglia della lavastoviglie ancora stretta nel pugno del genero), inoltre le prime intenzioni di Dio erano buone, stava cercando di ripassare un po’ di geografia. 

Dopo aver riletto gli appunti e averli messi da parte in quanto aveva una calligrafia pessima e spesso non era in grado di reinterpretare le proprie affermazioni, se rilette a distanza di pochi giorni, lesse qualche pagina del libro e quindi aprì Google Maps, per piazzarsi bene in mente la posizione delle principali città australiane. 

Peccato che, in meno di 45 secondi, la ricerca si spostò da “Canberra” su Maps a “Cranberries" su YouTube e Dio si perse in Daffodil Lament, una delle sue preferite.

Ooh, in your eyes I can see the disguise.
Ooh, in your eyes I can see the dismay.
Has anyone seen lightning?
Has anyone looked lovely?
And the daffodils look lovely today,
And the daffodils look lovely today,
Look lovely today…

E questo, probabilmente, è il motivo per cui Dio si dimenticò, per secoli, di apparire in Australia. Non se la ricordava proprio. 



(N.d.A.: Per non parlare dell'Alaska, ma quella va fatta risalire ad un trauma infantile legato ad una mamma iperprotettiva e freddolosa.)


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