lunedì 20 aprile 2015

UansAponATaim S01 E05

Stagione 01 Episodio 05
Le Tristi Vicende di ArchiTrave
Eccoci alla quinta puntata, cara Concetta.
A volte penso, meno male che non mi sono lanciata nel riassunto della prima serie di Game Of Thrones, altrimenti a quest’ora avremmo appena affrontato l’argomento "Eddard Stark continua imperterrito a non volersi fare mai i cazzi suoi, mentre sua moglie cavalca per tutto il Westeros, alla ricerca di parenti e conoscenti a cui sfrangiare la minchia, ottenendo come unico risultato lo sterminio di tutti i suoi parenti”.
E invece siamo già a “Le tristi vicende dell’infanzia di ArchiTrave nel Bosco Infrattato”.
ArchiTrave abitava con i suoi genitori su di un carrozzone riadattato. La ristrutturazione del carrozzone era stata effettuata durante le riprese di un programma di Mtv, “Pimp My Carrozzone”, quindi aveva gli interni leopardati, due marmitte molto rumorose, il telone rosa e uno stereo montato sul portapacchi. 
I genitori di Archi guadagnavano discrete somme dalla vendita di elisir dimagranti, inoltre affittavano il carrozzone per le feste di Mtv "Sweet16", dove oltre alla festa, veniva spesso girata anche la pre-produzione del format di Mtv, "16Anni&Incinta". 
Un giorno ArchiTrave incontrò nel Bosco Infrattato un ragazzino, anch’esso infrattato, dietro un pioppo, che scopriremo poi essere il giovane Geppetto. (Il ragazzino, non il Pioppo. Il Pioppo sarà poi Pin'oppio, in seguito al futuro intervento della FataDeiTulipani).
“Che bel giornalino a fumetti, cos’è, Topolino?” chiese Archi.
“Veramente è Topolona.. i tuoi genitori non ti hanno insegnato a bussare?” rispose Geppetto, tirandosi su le braghe.
“I miei genitori lavorano nel campo del porta a porta, noi non bussiamo, facciamo rumori molesti in modo che la gente apra la porta, e poi ci intrufoliamo in casa!”.
“E come li fate 'sti rumori?”.
“Usiamo esplosivi al plastico”.
“Urca, ne ho sentito parlare, sono i famosi e molesti Plastici di Porta a Porta…”. (Vabbè, è sempre tardi quando mi dedico alla letteraturaaahhahahaha).
Così ebbe inizio quella che sarebbe stata una lunga amicizia.
Geppetto invitò Architrave a cena a casa sua. Dopo cena si chiusero in cameretta a rivisitare l’intera collezione di Topolona di Geppetto. Architrave tornò a casa tardi, felice, e con 2 diottrie in meno.
Architrave voleva trovare un modo per cambiare la sua vita, era stufo dei suoi genitori, degli elisir e dei produttori di Mtv, quando, mentre sedeva in una radura, con in una mano l’ultimo numero di Topolona e nell’altra mano… “BECCATO!!” sentì urlare, e vide saltar fuori Tremotino da dietro un albero.
Tremotino gli donò una pozione per liberarsi dei suoi genitori, con in omaggio una pomata per i calli alle mani.
La pozione venne ingerita per sbaglio dai genitori di Geppetto, che si trasformarono in due PlayMobile. Architrave, disperato, accettò nuovamente l’aiuto del primo sconosciuto con ali e polvere magica di passaggio. Questa volta fu il turno della fata madrina, che per i PlayMobile non poté fare nulla, ma trasformò ArchiTrave in un Grillo. Lui la ringraziò. E qui io resto un po’ basita… ma vabbè, sono pur sempre gli autori di Lost.
ArchiTrave si prese quindi cura di Geppetto, non lasciandolo mai più solo, nemmeno al telefono, nemmeno in bagno, nemmeno sotto la doccia.. È chiaro il motivo per cui Geppetto ad un certo punto perse la testa e si mise a parlare con i pezzi di legno.


A Storybrook, ArchiTrave è lo psicologo di Henry. 
Durante una seduta, Henry cerca di convincere Archi che lui in realtà è il Grillo Parlante. Archi cerca di convincere Henry che lui in realtà è un piccolo bambino imbottito di sostanze altamente stupefacenti. Henry si scusa, ma sente la necessità di andare un attimo alla toilet. 
“Alla mia let?” chiede Archi. 
“Odio 'sti giochi di parole del cazzo” bofonchia Henry.
Henry va in bagno e si siede sulla tazza, e la spacca in due, perché era la tazza da caffè dimenticata lì da Archi. Si siede quindi sulla tazza più grande e, per riordinare i pensieri, si rolla una cannetta, e si riposa 2 minuti sfogliando i giornalini a fumetti nascosti dietro al termosifone. 
“Cazzarola!” esclama “ma questa è Minnie? Sapevo che i topi erano mammiferi, ma qui si esagera un po’ con l'allattamento…”.
Henry riprende la seduta, sale sul lettino e si ritrova a fissare i quadri alle pareti dello studio.
“Scendi da quel lettino” gli dice Archi, strappandogli dalle mani chiodi e martello “Me li fisso da solo i quadri, dove dico io!!”.
Henry, non riuscendo a convincere ArchiTrave della sua teoria sul libro delle fiabe, scappa via in lacrime. O almeno, questo è quanto pensa Archi. Gli occhi di Henry tendevano ad arrossarsi spesso, a causa del cloro della piscina. 
“Ma, Henry, la piscina a Storybrook neanche ce l’abbiamo!!” gli faceva notare spesso Reggina.
“Mamma, è il cloro che rilasciano le scie chimiche!”.
“Bastardi! 11! 11!” ribatteva Reggina, che aveva la tendenza a credere alle minchiate più disparate, da quando aveva sottoscritto l’abbonamento a UfoMisteriECucinaChannel. 
Henry scappa, quindi, in lacrime. Nel mentre Emma, ignara di questo e di molte altre cose (tra le quali l’utilità del maltitolo, e la corretta procedura di pastorizzazione dell’uovo, cosa che rendeva i suoi tentativi di pasticceria artigianale molto simili a degli attacchi d'arte di Mucciaccia) si stava appuntando al petto la spilla di vicesceriffo.

“Te la appunto io” protestava lo sceriffo (N.d.R.: Jamie Dornan, Mr.50 sfumature di rimmel, tra le pagine chiare e le pagine scure).
“Potresti almeno fare finta e tenerla in mano, la stella” ribatteva Emma, scansando i tentacoli dello sceriffo.
L’appuntamento della stella causa una reazione magica e, nei giardinetti, si apre una voragine che riporta in luce l’ingresso ad un’antica miniera (ma ceeerto, ma come no?).
E chi c’era al parco giochi? Dondolante sull’altalena, intento a masticare i nuovi chewing-gum della piccola fiammiferaia?
Ovviamente Henry, che nel frattempo era stato raggiunto da Archi. Entrambi restano bloccati nelle miniere. Qui Archi confessa ad Henry che inizia a credergli. Questo accade soprattutto perché, in attesa dei soccorsi, Henry gli aveva offerto un chewing-gum.
A capo della squadra che si occupa del recupero, Emma nomina MaryMargaret. 
Perché? Perché i suoi problemi etilici la rendono molto portata al genere di missione che ha in mente Emma.
“Dovevo raggiungere i miei amici” cincischia allegramente MaryMargaret, alla guida dell'escavatore "prima che il vento diventasse troppo forte… (hic)...
Le nostre ricerche in miniera… (hic)... erano durate ore.
Ora quei due cretini dovevano essere portati in salvo.
Sembrava impossibile… (hic) ma ce l’avevamo fatta. (buuurp)
Tan ta ta ta taaan
Amaro Montenegro, sapore vero”.
Allargato il buco, MaryMargaret srotola una fune collegata ad una carrucola, sempre canticchiando tra sé e sè. Henry e Archi vengono recuperati. Tan ta ta ta taaan.
Reggina, che ha assistito alla scena da dietro un albero, incazzata come non mai, quando tutti si sono finalmente allontanati si è avvicinata alla voragine nel terreno, e ha buttato dentro una confezione di Vagisil.
“Per te, amica mia…”.
Abbiamo capito tutti chi c’è la in fondo?
… To Be Continued ...

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