martedì 26 maggio 2015

Pinguini a Colazione

“Colazione sull’erba” Manet - 1862 -63

Il famoso dipinto di Manet, esposto per la prima volta al Salon des Refusés nel 1863, provocò forti reazioni emotive nel pubblico. Già respinto dal Salon ufficiale, la critica non accolse bene l’opera dell’allora trentenne pittore parigino. 



Manet disse di aver concepito l'idea del picnic, dopo aver studiato e ammirato (e poi fotografato con il cell, perchè non aveva soldi per acquistare la cartolina al negozio di souvenir del Louvre) il Concerto Campestre di Tiziano.
Molto probabilmente, il picnic campestre era anche una scelta più abbordabile per la famiglia Manet, rispetto al ristorante campestre, e sicuramente più salutare del McDonald Campestre.

La critica contestò duramente la scelta stilistica dell’autore.

Il nudo femminile, in netta contrapposizione con il “vestito maschile” (si dirà così? boh…), l’accostamento di colori caldi e freddi, e soprattutto la prospettiva poco aderente agli schemi classici rendevano le immagini dei personaggi quasi “ritagliate” e “incollate” sullo sfondo del bosco. Soprattutto il pinguino, sembrava “ritagliato e incollato”, ancora peggio dei personaggi umani.

"Oh, sentite” rispose seccato Manet “faccio l'operatrice part-time in un call center, mi occupo di tre figli, da poco gestisco magistralmente una fantastica pagina Fb (N.d.A.: Se i quadri parlassero come gli operatori di Call Center) sull’arte, non ho tempo per perfezionarmi anche nella computer-grafica!”.

“Minchia, modesto ehh!!” rispose la critica.

“Hai chiamato il dentista per Sara?” intervenne inopportunamente il marito di Manet.

“Oggi sono di riposo” tentò di giustificarsi il sempre attanagliato dai sensi di colpa artista parigino “ho fatto la spesa, i letti, le commissioni… Ho già anche saltato gli asparagi  per stasera, uffa, lasciatemi in pace a giocare con i miei pinguini”.

"Sì, ma mica ti pagano per fare 'ste cavolate, e ci perdi un sacco di tempo!" fece notare la critica.

"E allora? Prenderò un permesso pagato... Ah, no aspetta... Sento freddo!" pensò Manet (N.d.A.: Questa è troppo subliminale per essere spiegata).

In seguito la critica dovette ritirare parte delle critiche al lavoro dell'artista, in quanto studi approfonditi sull'opera di Tiziano rivelarono quello che Manet aveva veramente voluto svelare agli occhi dei poco attenti visitatori del Louvre: i pinguini sono ovunque.


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